Da neofita potrebbe sembrare un concetto alquanto complesso, ma se ci si sofferma a comprenderne le caratteristiche, risulterà più semplice la scelta del calibro più adatto alle proprie esigenze e preferenze.
Gli orologi meccanici sono di due tipi: a carica manuale e automatici.
Carica Manuale: girando la corona in senso orario siamo noi che forniamo la carica necessaria affinchè il calibro possa iniziare il suo moto. Quando avvertiamo una resistenza meccanica dobbiamo interrompere la rotazione della corona in quanto l'orologio ha raggiunto la sua massima carica. Una volta completamente carico l'orologio funzionerà per un periodo di tempo preciso, definito come potenziale di riserva di carica. Da considerare che questo parametro varia in base alle funzioni o complicazioni che caratterizzano il pezzo.
L'orologio manuale va caricato ogni giorno, ed è consigliabile portarlo sempre alla massima carica e se possibile è preferibile effettuare tale operazione ad un orario costante. Quindi si tratta un po' come di un rituale giornaliero.
Carica Automatica: l'energia necessaria a far lavorare il calibro è prodotta dal movimento del braccio, attraverso una massa oscillante che trasmette la propria energia cinetica seguendo la forza di gravità in base ad ogni cambiamento di posizione dell'orologio e rende possibile il suo costante funzionamento.
L'orologio automatico è autonomo nel mantenimento costante del modo, dopo aver ricevuto qualche giro di carica iniziale, non è più necessario preoccuparsi del suo funzionamento.
Esteticamente la differenza sostanziale si traduce in un diverso spessore delle casse, i modelli a carica manuale risultano sicuramente più sottili.
Adesso puoi scegliere, sei un tipo meccanico manuale o automatico?